Il metodo della Corrivazione
Il
metodo della corrivazione tiene conto per il calcolo delle portate
pluviali del tempo necessario affinché la pioggia, caduta in una certa
zona del bacino, raggiunga la sezione terminale di un tratto della rete
drenante.
Il bacino imbrifero è visto come un dispositivo atto a trasformare gli
afflussi (input) in deflussi (output), con modalità dipendenti da
ipotesi di linearità e stazionarietà; la portata, transitante
attraverso la sezione terminale considerata, si valuta come somma dei
contributi delle aree elementari gravanti a monte della sezione stessa.
Tale metodo non considera quindi la capacità d’invaso della rete ma
solo la sua capacità di trasferimento.
Il tempo di corrivazione tc, cioè il tempo necessario affinché una
goccia precipitata nel punto più lontano del bacino raggiunga la
sezione di chiusura, è valutato indipendentemente dalla possibile
interferenza nel deflusso della goccia con altre particelle d'acqua. I
processi di trasferimento sono indipendenti dalla condizione in rete.
Nel caso di una rete di fognatura tc = (tr + tp)
dove:
tr = tempo di ruscellamento indica il tempo che impiega la particella per raggiungere il collettore,
tp = tempo di percorrenza. che dipende dalla velocità che si viene ad instaurare nel collettore fognario.
In genere a tr si assegna un valore dell’ordine della decina di minuti.
Il peso di tr sulla valutazione di tc decresce allo aumentare del tempo
t; è chiaro che quindi un eventuale errore sulla determinazione di tr
si risente sui primi tratti e poi va via via attenuandosi.
Si ammette che la pioggia critica, per una data sezione di fognatura,
abbia una durata pari al tc dell’acqua caduta nel punto più lontano del
bacino sotteso dalla sezione.
Il procedimento è iterativo in quanto il tempo di percorrenza, non
disponibile, se non a progettazione avvenuta del collettore, viene
ipotizzato a priori, verificandolo e correggendolo iterativamente
finché i due valori risultano pressoché uguali.